Erigoninae Emerton, 1882 è una sottofamiglia di ragni appartenente alla famiglia Linyphiidae.

Caratteristiche

Erigoninae è la più grande sottofamiglia del genere Linyphiidae, comprende infatti 388 generi con oltre 2000 specie descritte a maggio 2013.

Questi ragni sono di importanza fondamentale nell'ecologia dei sistemi agricoli. Infatti recenti ricerche sui campi dell'Europa centrale hanno mostrato che le specie più attive nella predazione degli insetti sono: Erigone atra (23,5%), Tenuiphantes tenuis (20,1%) e Oedothorax apicatus (14,5%)

Una specie, Atypena formosana, vive in colonie numerose nelle zone umide e costruisce le reti nelle risaie appena sopra il pelo dell'acqua per predare le ninfe degli insetti fulgoridi.

Descrizione

Le dimensioni di questi ragni, come per tutti i Linyphiidae, di rado superano i 3 millimetri. I maschi manifestano una molteplice varietà di morfologie del cefalotorace, fra le quali, bulbi, torrette e protuberanze di varia foggia, solchi, striature e peli di diverse forme; probabilmente sono funzionali al corteggiamento nell'avvicinarsi alla femmina. Si è notato che femmine di alcune specie afferrano queste protuberanze dei maschi tramite i cheliceri durante l'accoppiamento.

Distribuzione

Circa 300 specie sono endemismi dell'Europa settentrionale, dove costituiscono quasi 1/4 dell'intera diversità dei ragni. In Nordamerica ne sono presenti ben 650 specie e complessivamente si può affermare che gli Erigoninae sono diffusi maggiormente nelle regioni boreali del globo e in minore diversità in quelle australi, tanto che in Australia e Nuova Zelanda non sono stati rinvenuti endemismi.

I 388 generi oggi noti di questa sottofamiglia, presi nell'insieme, sono pressoché cosmopoliti.

Tassonomia

A dicembre 2014, si suddivide in 401 generi secondo Tanasevitch e 390 secondo Platnick:

Generi trasferiti, ridenominati, non più in uso

  • Caleurema Millidge, 1991; Le specie appartenenti a questo genere sono state trasferite al genere Asemostera Simon, 1898, a seguito di un lavoro di Miller del 2007.
  • Chaetophyma Millidge, 1991; Le specie appartenenti a questo genere sono state trasferite al genere Nasoona Locket, 1982, a seguito di un lavoro di Millidge del 1995.
  • Clitolyna Simon, 1894; L'unica specie appartenente a questo genere è stata trasferita al genere Sphecozone O. P.-Cambridge, 1870, con la denominazione di Sphecozone fastibilis (Keyserling, 1886) a seguito di un lavoro di Millidge del 2007. L'aracnologo Tanasevitch la considera un genere a sé per alcune peculiarità.
  • Delorrhipis Simon, 1884; le specie appartenenti a questo genere sono state trasferite in Savignia Blackwall, 1883 e Coreorgonal Bishop & Crosby, 1935, a seguito di un lavoro di Wunderlich del 1995. Ancora oggi presente nell'elenco dei generi redatto da Tanasevitch, ma non in quello, più aggiornato, delle specie.
  • Ivesia Petrunkevitch, 1925; questo genere sin dal 1945, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Kaston, è stato riconosciuto sinonimo del genere Nesticus Thorell, 1869, della famiglia Nesticidae. Ancora oggi presente nell'elenco dei generi redatto da Tanasevitch, ma non in quello, più aggiornato, delle specie
  • Microcentria Schenkel, 1925; questo genere, a seguito di un lavoro di Wunderlich del 1970, è considerato in sinonimia con Diplocentria Hull, 1911.
  • Minyrioloides Schenkel, 1930Considerato un sinonimo posteriore di Baryphyma Simon, 1884 a seguito di un lavoro dell'aracnologo Millidge del 1977, contra un lavoro analogo di Tanasevitch del 1982.
  • Oinia Eskov, 1984; questo genere è stato ridenominato in quanto il nome era già occupato da Oinia Hedqvist, 1978, genere di imenotteri calcidoidei.
  • Pelecopterna Wunderlich, 1995; questo genere è stato riconosciuto omonimo di Ouedia Bosmans & Abrous, 1992, a seguito di un lavoro dello stesso Wunderlich del 1995s.
  • Pseudogonatium Strand, 1901; questo genere è stato ridenominato in Zornella Jackson, 1932, in quanto mai più citato nelle pubblicazioni posteriori alla descrizione.
  • Tuganobia Chamberlin, 1933; questo genere è attualmente posto in sinonimia con Nesticus Thorell, 1869 della famiglia Nesticidae, riconsiderando prevalente un lavoro di Gertsch del 1984 contra un altro lavoro di Lehtinen e Saaristo che lo accreditarono presso la famiglia Linyphiidae (sottofamiglia Erigoninae). Era composto da due specie.

Note

Bibliografia

  • Hormiga, Gustavo, 2000 - Higher Level Phylogenetics of Erigonine Spiders (Araneae, Linyphiidae, Erigoninae). Smithsonian Contributions to Zoology, vol.609, pp. 1–160 Articolo in PDF
  • Tu, L. & Li, S., 2004 - A preliminary study of erigonine spiders (Linyphiidae: Erigoninae) from Vietnam The Raffles Bulletin of Zoology, vol.52 (2), p. 413-433 Articolo in PDF
  • Martin H. Schmidt & Teja Tscharntke, 2005 - The role of Perennial habitats for Central European farmland spiders, Agriculture, Ecosystems and Environment, vol.102,1-2, p. 235-242 Abstract
  • Arnedo, M.A., Hormiga, G. & Scharff, N., 2009 - Higher-level phylogenetics of linyphiid spiders (Araneae, Linyphiidae) based on morphological and molecular evidence - Cladistics, vol.25, p. 231-262 Articolo in PDF

Altri progetti

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  • Wikispecies contiene informazioni su Erigoninae

Collegamenti esterni

  • The world spider catalog, Linyphiidae URL consultato il 9 ottobre 2011, su research.amnh.org.
  • Linyphiid spider of the World by Tanasevitch A. V. URL consultato il 9 ottobre 2011, su old.cepl.rssi.ru.
  • Biology catalog di Joel Hallan URL consultato il 9 ottobre 2011 (TXT), su insects.tamu.edu. URL consultato il 9 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).

Fotogalerie Arachnida

Eriogonum elatum PictureThis

Eriophora biapicata Insects

Pavouci CZ Linyphiidae Erigoninae

Erigeron annuus