Shéhérazade Op. 41 è un ciclo di canzoni scritto nel 1903 dal compositore francese Maurice Ravel, su testi di Léon Leclère (1874-1966), sotto lo pseudonimo di Tristan Klingsor.

Storia

Shéhérazade è il titolo di due opere del compositore francese Maurice Ravel. Entrambe hanno le loro origini nell'attrazione che provava il compositore per Shahrazād, eroina e narratrice di Le mille e una notte. Il primo lavoro, Shéhérazade, ouverture de féerie, una ouverture (1898), primo brano orchestrale sopravvissuto di Ravel, non fu ben accolto alla sua prima esecuzione ed in seguito non è mai stato tra i suoi lavori più popolari. Quattro anni dopo ebbe un successo molto maggiore con questo ciclo di canzoni con un titolo simile che, a differenza del primo, è rimasto nel repertorio normale ed è stato registrato molte volte.

Entrambe le composizioni sono influenzate dai compositori russi, in particolare Rimskij-Korsakov, che aveva scritto una Shahrazād nel 1888. La prima composizione fu fortemente influenzata dalla musica russa, la seconda ha usato un testo ispirato al poema sinfonico di Rimsky-Korsakov. La relazione musicale tra l'ouverture e il ciclo di canzone è molto tenue.

Analisi musicale

L'esotismo delle Mille e una notte continuava a interessare Ravel. Nei primi anni del XX secolo incontrò il poeta Tristan Klingsor, che aveva recentemente pubblicato una raccolta di poesie in versi liberi con il titolo Shéhérazade, ispirata all'omonima suite sinfonica di Rimskij-Korsakov, un'opera che Ravel ammirava molto. Ravel e Klingsor erano membri di un cenacolo di giovani artisti creativi che si definivano Les Apaches (I teppisti); il poeta lesse al gruppo alcuni dei suoi nuovi versi e Ravel fu subito colpito dall'idea di metterne tre in musica. Chiese quindi a Klingsor di apportare alcune piccole modifiche prima di iniziare a lavorare sulla musica.

Il ciclo di canzoni di Ravel è per mezzosoprano (o tenore) solista e orchestra, sulle parole di "Asie", "La flûte enchantée" e "L'indifférent" di Klingsor. Fu eseguita per la prima volta il 17 marzo 1904 in un concerto della Société Nationale alla Salle Nouveau Théâtre di Parigi, con Jeanne Hatto e l'orchestra della Société Nationale diretta da Alfred Cortot. Le tre canzoni del ciclo sono dedicate individualmente dal compositore a Hatto ("Asie"), Madame René de Saint-Marceaux ("La flûte enchantée") ed Emma Bardac ("L'indifférent").

È in discussione se Shéhérazade, ouverture de féerie e questo ciclo di canzoni siano musicalmente correlati. Secondo il biografo di Ravel Arbie Orenstein, c'è poca connessione melodica tra l'ouverture e il ciclo, con l'eccezione del tema di apertura della prima canzone, "Asie", che usa un tema basato su una scala modalmente flessa, simile ad una vicino all'inizio dell'ouverture. Ravel originariamente concepì il ciclo con "Asie" per ultima e questo ordine fu adottato alla première, ma la sua preferenza finale, nella partitura pubblicata, dà una sequenza in costante diminuzione di intensità; la critica musicale Caroline Rae scrive che la musica passa "dalla ricca voluttuosità e il gentile lirismo alla languida sensualità".

Orchestrazione

Il pezzo è orchestrato per orchestra e voce media:

  • mezzosoprano, orchestra
  • ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, 2 fagotti
  • 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, tuba
  • timpani, grancassa, triangolo, piatti, tamburello, rullante, tam-tam, glockenspiel
  • celesta, 2 arpe, archi

Asie

La prima, e più lunga, canzone delle tre è nella chiave oscura di mi bemolle minore. In genere dura dieci minuti di esecuzione. È, nelle parole della Rae, "un panorama di fantasia orientale che evoca l'Arabia, l'India e, in un culmine drammatico, la Cina". Con le parole continuamente ripetute "je voudrais voir..." ("Mi piacerebbe vedere..." o "Voglio vedere..."), il poeta, o il suo immaginario narratore, sogna di fuggire dalla vita quotidiana in una fantasia europea di asiatiche lusinghe. La musica aumenta di intensità man mano che la sua immaginazione diventa più febbrile, fino a placarsi per terminare placidamente, nel mondo reale.

La flûte enchantée

In questa canzone una giovane schiava che si prende cura del suo padrone addormentato, ode il suo amante suonare il suo flauto all'esterno. La musica, un misto di tristezza e gioia, le sembra un bacio che le vola dal suo amato. La melodia del flauto è caratterizzata dall'uso del Modo frigio.

L'indifférent

L'ultima canzone del ciclo ha suscitato molte congetture. Il poeta, o il suo immaginario narratore, è molto preso dal fascino di una giovane persona androgina, ma non riesce a convincerlo ad andare nella casa di lui, o di lei, per bere vino. Non è chiaro se l'ammiratore del ragazzo sia un maschio o una femmina; uno dei colleghi di Ravel ha espresso la forte speranza che la canzone venga cantata da una donna, come di consueto. La canzone è in mi maggiore, con motivi oscillanti sugli archi nell'accompagnamento orchestrale che, secondo la Rae, ricordano i Nocturnes di Debussy.

Una esecuzione tipica del ciclo dura circa 15–16 minuti in totale, comprese:

  • Asie: 9–10 minuti
  • La flûte enchantée: circa 3 minuti
  • L'indifférent: circa 3 minuti. Fonte: incisioni Decca 1963 and HMV 1967.

Discografia

  • Régine Crespin (soprano) e l'Orchestre de la Suisse Romande, diretta da Ernest Ansermet, Decca, 1963
  • Janet Baker (mezzosoprano) e la New Philharmonia Orchestra, diretta da John Barbirolli, EMI, 1968
  • Jessye Norman (soprano) e la London Symphony Orchestra, diretta da Colin Davis, Philips, 1980
  • Frederica von Stade (mezzosoprano) e la Boston Symphony Orchestra, diretta da Seiji Ozawa, Columbia, 1981

Note

Osservazioni

Note bibliografiche

Bibliografia

  • Edward Blakeman, Notes to Chandos CD 8914, Colchester, Chandos Records, 1990, OCLC 28488316.
  • Roger Nichols, Ravel, Master Musicians, London, Dent, 1977, ISBN 978-0-460-03146-2.
  • Roger Nichols, Ravel, New Haven, US and London, Yale University Press, 2011, ISBN 978-0-300-10882-8.
  • Arbie Orenstein, Ravel: Man and Musician, Mineola, US, Dover, 1991 [1975], ISBN 978-0-486-26633-6.

Collegamenti esterni

  • (EN) Spartiti o libretti di Shéhérazade, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
  • (EN) Shéhérazade, su AllMusic, All Media Network.
  • (EN) Shéhérazade, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.

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